
Spostarsi in latitudine di una certa distanza equivale spostarsi in altezza di una certa quota; l’ambiente alpino d’alta montagna quindi diventa simile, man mano che saliamo, ai paesaggi scandinavi sino addirittura ad assumere caratteristiche polari oltre i 4 mila metri.
E oggi siamo saliti virtualmente fin lassù, utilizzando i dati preziosi rilevati dalla stazione meteorologica sita al Rifugio Osservatorio Capanna Regina Margherita a 4.559 metri sulla Punta Gnifetti al Monte Rosa. Ebbene lassù questa notte abbiamo rilevato una temperatura di ben -28,6°C, con vento fino a 150 km/h, scaccianeve alto e nevicata con tormenta in corso. Praticamente Polo Nord.

Colgo l’occasione per farvi notare (grafico qui sopra) quanto sia determinante per le temperature sulle cime più alte delle nostre montagne, non tanto lo scambio radiativo tra il giorno e la notte, quanto lo sbalzo di temperatura dovuto al trasporto di masse d’aria diverse. Così in cima al Rosa si è passati dai “miti” -11°C rilevati lo scorso 3 febbraio in presenza di aria subtropicale, ai -28°C di questa notte sotto la sferza severa dell’aria polare.
Luca Angelini
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