Le estati di domani sempre più calde e per più tempo

Le estati nel nostro emisfero stanno divenendo sempre più calde. Molto più calde, e non lo diciamo noi, ma gli scienziati di tutto il mondo. Tra questi, alcuni ricercatori americani – tra cui James Hansen, già scienziato NASA e professore alla Columbia University –  hanno prodotto il grafico che vedete nella figura in basso. Per comprendere il suo significato dovete aprirlo (clic sull’immagine) .

Le temperature estive del nostro emisfero negli ultimi 40 anni si sono spostate verso valori sempre più estremi e caldi. Prendiamo infatti le temperature medie nel trentennio 1951-1980 ed utilizziamole come riferimento per la comparazione. Tali temperature si distribuiscono secondo una forma tecnicamente detta “gaussiana” o a “campana”, in cui un terzo delle temperature si distribuiscono attorno al valore medio, un terzo sono considerate più fredde ed un terzo più calde.

Dal 1980, come vedete, lo scenario è cambiato drasticamente. Lo sbilancio verso temperature più calde ha implicato che due terzi delle estati siano più calde della media, e circa il 15% siano estremamente calde.

Questo è esattamente ciò che intendiamo quando si parla di un “nuovo clima”. Attenzione non un effetto diretto del riscaldamento globale, ma una conseguenza ridondante di esso. Inoltre, facendo un po’ più di attenzione, notiamo che non si tratta di un semplice shift (spostamento) delle temperature. Come vedete dal grafico sopra (clic per aprile e animare l’immagine) la curva in movimento tende ad appiattirsi, implicando una frequenza maggiore di eventi caldi/estremamente caldi rispetto ad un semplice shift della curva. In altre parole non fa solo più caldo, ma lo fa per più tempo.

Insomma abbiamo parlato delle estati di domani, ma non dobbiamo dimenticare che il domani è già iniziato.

Luca Angelini

Le estati di domani? Sempre più calde e per più tempo