Le NEVICATE storiche avvenute nel mese di marzo

Si fa presto a dire inverno. In realtà possiamo annoverare diversi episodi di freddo e di neve che si sono resi protagonisti in Italia nel passato anche nel mese di marzo che, come da convenzione, per la meteorologia è già un mese primaverile. In questo articolo vogliamo ricordare i più singolari, quelli che di diritto possono essere annoverati come “colpo di coda” invernale, ma siamo certi che molti di voi potrebbero aggiungerne altri.

Partiamo da lontano, esattamente dal 1971. Quell’inizio di marzo  entrò negli annali della memoria meteo per via di una imponente irruzione di aria gelida continentale. L’onda di freddo partita dalla Russia, si fece avanti in più riprese fino ad abbracciare anche il Mediterraneo centro-occidentale intorno al 3-6 del mese. A 850hPa (che corrispondevano a circa 1.400 metri di quota), i termometri scesero su valori inferiori a -10°C. Tutta l’Italia finì sotto una memorabile ondata di gelo e la neve cadde copiosa soprattutto al centro-sud, Roma compresa. Eccezionale fu però l’evento occorso in Sardegna con Cagliari e Sassari imbiancate (vedi video storico in fondo all’articolo).

Saltando qualche anno in avanti approdiamo al marzo del 1986. Un rendez vous tra correnti gelide in arrivo dalla Russia e il respiro più mite e umido legato ad un vortice sulla Spagna diedero vita ad un esordio della primavera meteorologica tinto di bianco per molte città del nord Italia. Milano e Torino vennero imbiancate forti dei loro -2°C. In mattinata piccole neve granulosa prese a scendere sempre più fitta anche a Novara e Bergamo, mentre Genova partiva con una pioggia gelata al limite degli 0°C.

Nel pomeriggio la svolta. Si rovescia l’aria fredda dalle quote superiori e i fiocchi imbiancano gran parte della pianura Padana, comprese, Venezia e Bologna. La tramontana scura fa miracoli ed ecco grandi fiocchi anche su Genova. L’impianto depressionario nel frattempo gira a pieno regime e la macchina perturbata aspira aria dal nord-Africa spargendo poi sulle nostre regioni centrali la sabbia raccolta sul deserto libico. Al sud invece scirocco, mareggiate e temperature miti furono tutti ingranaggi dello stesso meccanismo, quello che quel giorno decise di fare nevicare al nord.

Notevole anche l’episodio nevoso occorso nei primi giorni di marzo del 2011 in Romagna (foto in alto a cura di Fabio Casadei). La regione a inizio marzo non di rado può venire interessata da brevi ma intensi temporali con neve, ma nel caso dell’ 1-2 marzo 2011 si trattò di un periodo nevoso eccezionale, da fare impallidire gennaio e febbraio, come testimoniano gli accumuli registrati soprattutto nel Forlivese: Forlì: totale accumulo: 30 cm. Altre località di pianura del forlivese: Villagrappa (FC): 33 cm; San Tomè (FC): 34 cm; Castiglione (FC): 38 cm. In tempi più recenti spicca infine l’episodio nevoso che il 22 Marzo 2018 portò a Potenza 40 cm di neve fresca in centro città.

Un doveroso appunto: secondo la climatologia italiana la neve a marzo è tutt’altro che eccezionale in Italia. Oltre all’esempio estremo di Roma  e Sassari nel ’71 si ricordino le frequenti nevicate occorse lungo il versante adriatico, a tratti fino alle coste, da Rimini a Pescara e giù giù fino a Foggia e Bari. A Milano si possono citare gli esempi del 1986, con accumulo di 8 centimetri, del 1995, 1998, 2001, 2004 e non ultimo, la bella nevicata del 3 marzo 2005. Varese nel 1976 vantò addirittura ben 6 giorni di neve con accumulo totale di 27 centimetri (fonte Centro Geofisico Prealpino) anche se, in linea di massima, un famoso detto ne identifica le “normali” fattezze: la neve marzolina dura dalla sera alla mattina.

Le NEVICATE storiche avvenute nel mese di marzo