Un vortice è in arrivo dall’Atlantico e ospiterà due perturbazioni le quali andranno a chiudersi a chiocciola proprio a cavallo del nostro Paese generando condizioni di diffuso maltempo. Il fulcro della depressione al mattino si posizionerà sulle nostre regioni centrali dove pertanto i fenomeni risulteranno più discontinui, mentre l’arco alpino centro-occidentale e l’estremo nord-ovest inizieranno man mano a trovarsi fuori dal ventaglio nuvoloso e potranno assistere ad un graduale miglioramento. Per il resto sarà pioggia e sarà anche neve, sulle Alpi a partire da 800-1.000 metri, in Appennino tra 1.000 e 1.200 metri.
A questo si aggiungeranno anche il vento forte e le mareggiate, di cui abbiamo trattato in questo editoriale.
Poi si libera il nord-ovest per parziale tendenza favonica, mentre il maltempo interesserà ancora il resto dell’Italia. I fenomeni più copiosi attesi tra Emilia Romagna e Marche. Verso sera quota neve in calo su queste zone fin verso i 500-600 metri. Nella notte su martedì ancora rovesci su gran parte del sud e sul medio versante adriatico, altrove cessazione e possibili aperture del cielo. Vento in rotazione dai quadranti settentrionali e calo termico al centro-nord (fatta eccezione per le pianure del nord-ovest).
In mappa (click per aprirla), è rappresentata la sommatoria degli accumuli di pioggia stimati dal modello in uso al Consorzio Lamma per l’arco delle ventiquattro ore. Seguirà comunque il comunicato ufficiale della Protezione Civile, con il dettaglio delle previsioni zona per zona.
Luca Angelini