Dobbiamo comunque osservare che l’Italia se la caverà, sia il nord, dove a fronte di accumuli stimati complessivamente modesti saremo in linea con la statistica climatologica del periodo, sia l’estremo sud, soprattutto per il bottino incamerato nelle ultime ore.
Le nostre regioni centrali, il restante meridione e la Sardegna saranno probabilmente quelle che soffriranno maggiormente la presenza ingombrante dell’alta pressione che, come vi avevamo anticipato nel VIDEO, sarà la nuova realtà per alcuni giorni.
D’altro canto, allargando lo sguardo alla scala continentale, si può benissimo notare l’impronta di questo anticiclone, che negherà le precipitazioni sull’area iberica, sul nord Africa e sul Mediterraneo occidentale, mentre un secondo anticiclone si darà da fare sull’area balcanica sino al mar Caspio.
Il grosso delle precipitazioni si concentrerà invece sul nord Europa, sintomo di un flusso portante alto di latitudine, perchè pilotato da un vortice polare in ripresa dopo lo smacco canadese. Qui transiteranno le grandi perturbazioni che, naturalmente, si guarderanno bene di tenersi alla larga dal Mediterraneo e dall’Italia.
Luca Angelini