Un mese, quello di gennaio, trascorso quasi per intero misurandosi ogni giorno con il vento piuttosto che con il freddo, con la pioggia piuttosto che con la neve, il tutto condito da un contorno di mari in tempesta e con il rischio di valanghe in montagna. Vero, tutto ciò fa parte dell’inverno, anche per le nostre regioni centro-meridionali, anche per le nostre Isole Maggiori, tuttavia quella che è mancata in questo primo mese del 2017 è stata certamente la misura, così gli impatti sul territorio e sulle nostre vite sono stati a volte devastanti.
Ora qualcosa sembra cambiare, si nota una possibile via di fuga a tutto vantaggio di un ristabilimento delle condizioni atmosferiche su tutto il centro, il sud e le Isole Maggiori. Dopo gli ultimi refoli freddi arriva l’alta pressione a dar manforte, a metterci una pezza laddove solo questo si possa fare. Si parte allora da mercoledì 25 gennaio, una giornata ancora sulle ali di coda dell’aria fredda trasportata da un Grecale ormai stanco, ma che riesce ancora a farsi sentire.
Frattanto la pressione aumenta, le nubi inizieranno a dissolversi, le precipitazioni ad esaurirsi e i cieli a pulirsi tornando al loro blu originale. Mercoledì 25, giovedì 26, poi forse anche venerdì 27, tre giorni per rimettersi in sesto e ripartire: c’è neve da sciogliere, c’è pioggia da asciugare, ci sono zone da ricostruire. E’ poco ma si può fare e il tempo è prezioso. Il dopo infatti è ancora in forse, compreso il weekend, che in questi periodo dalla nuvola facile, non è detto che possa proseguire sulla strada del miglioramento.
Luca Angelini