L’estate sta sfinendo…

Parafrasando in chiave ironica un celebre tormentone estivo degli anni ’80, possiamo senza dubbio descrivere alla perfezione la panoramica dell’estata 2023 che ha “accontentato” anzi, ha dato dato del filo da torcere un po’ a tutti. A luglio centro, sud e Sardegna, che hanno avuto la possibilità di battere anche alcuni record assoluti di caldo, ora ancora il centro e anche il nord, con altri record frantumati. E mentre l’ultima settimana di agosto, quella che ci traghetterà verso il termine convenzionale dell’estate meteorologica, sta iniziando, un altro tormentone comincia a pervadere le nostre giornate, quello della cosiddetta “rottura stagionale”, un evento meteorologico che, alle nostre latitudini, è ormai scomparso, ma che in molti ancora aspettano, come il treno delle sette e Marco che non torna più.

Con il sudore sulla fronte e la sensazione di una condizione meteo-climatica che non finisce mai, si guarda speranzosi alle previsioni di una ipotetica rinfrescata che dovrebbe interrompere la canicola africana, ma li ci troviamo a dove fronteggiare l’ennesimo tormentone, quello della mala informazione: decine e decine di siti o pseudo tali che fanno a gara a chi la spara prima e a chi la dice più grossa. Tutto e il contrario di tutto che getta un ingiusto alone di ridico sul mondo della scienza e autorizza tutti a dire la propria: tra chi prevede freddo e bufere e chi insiste nel vedere posticipato sempre più in là un semplice passaggio fresco. Lasciassimo fare solo ai professionisti forse sarebbe meglio…

L’estate sta “sfinendo” vero ma prima o poi finirà anche. Di sicuro il gran caldo prima o poi se ne andrà, arriverà l’autunno che farà anche qui contenti e scontenti; torneremo alla nostra vita di sempre, ai nostri luoghi di lavoro con un’altra estate alle spalle, un tempo la bella stagione, ora solo quella dei tormentoni.

Luca Angelini