Nulla deve sfuggire a chi si aspetta con le unghie e con i denti l’apice di una stagione, inizialmente partita sotto tono, e ora invece ben disposta a riscattarsi. Abbiamo portato a termine con voi, cari lettori, diverse analisi, complessi ragionamenti, introducendo addirittura elementi di fisica e di statistica ora, alla vigilia di importanti nevicate su diverse zone del nostro Paese, permetteteci di alleggerire la tensione, di divagare e di andare a vedere cosa dicono le tradizioni. Certo, perchè anche le tradizioni popolari hanno una valenza, quella di testimonianza di eventi passati. E il tempo passato, come sappiamo, in meteorologia si può anche ripetere, naturalmente con le opportune varianti.
Passati i giorni della Merla con clima mezzo autunnale e mezzo primaverile, siamo giunti ai giorni della Candelora, che ha di fatto stanno confermando il tempo della Merla. Se i giorni della Merla dovevano essere i più freddi dell’anno, quello della Candelora la dice chiara: ” Col dì de’a Candeòra de l’inverno semo fora; ma se piove o tira vento, de l’inverno semo ancora ‘rento.”
Ebbene il proverbio, rivisto qui nella simpatica accezione veneta, afferma che con il 2 febbraio, giorno della Candelora (tradizionale processione con candele) siamo fuori dall’inverno, ma se in quel giorno piove e tira vento l’inverno ha ancora occasione per venirci a trovare. Ora, ognuno di noi applichi questo aforisma al tempo del proprio “orticello” e tragga le dovute conclusioni.
Chi sa mai che serva per stemperare un po’ la delusione che finora ha serpeggiato tra i tanti amanti del freddo e della neve, che serva soprattutto per ridare linfa e speranza a quest’ultimo scorcio della stagione. Intanto che riflettete il tempo passerà, prima o poi arriverà la primavera e sicuramente per allora, l’avvento della nuova stagione sarà senz’altro più consono e giustificato.
Luca Angelini
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