
A livello globale, i dati relativi all‘impatto dei cambiamenti climatici sull’attività ciclonica tropicale non evidenzia risultati univoci, anche se l’analisi di alcuni indici ha permesso di mettere in ordine alcune tra le caratteristiche che sembrano risentire maggiormente di oceani e di una atmosfera più calda.
In un’intervista rilasciata alla KBS1 (la RAI1 coreana), il prof. Seon K. Park ha spiegato chiaramente la dinamica dei due tifoni che hanno colpito in tre giorni la Corea del Sud e ne ha motivato l’intensificazione sull’East China Sea a causa delle alte anomalie termiche ( +2 °C rispetto alla media trentennale), ha ricordato che, secondo studi di climatologi locali, il numero medio di tifoni che ha toccato la penisola coreana è passato da 2,5 a 3,9 da prima a dopo il 2010. Parallelamente, la pioggia accumulata negli eventi di precipitazioni intense è aumentata tra 2,3 e 2,7 volte da prima a dopo il 1995.
Come aggiunge il Prof. Claudio Cassardo – che ha segnalato cortesemente questo importante spunto di riflessione – anche da loro cominciano a vedersi in modo chiaro e inequivocabile gli effetti del cambiamento climatico che, ribadiamolo ancora una volta, consistono in una più intensa e più frequente espressione dei fenomeni estremi.
Report Luca Angelini
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