SITUAZIONE ATTUALE: mentre le ultime nebbie e gli strati di nubi basse avvolgono ancora buona parte delle pianure del nord, la Liguria e le regioni peninsulari tirreniche, oltralpe qualcosa sta cambiando. Una linea di perturbazione costituita da due impulsi successivi di aria fresca atlantica sta accostando all’arco alpino, dove determina le prime nevicate sui settori di confine della Valle d’Aosta, dell’alto Piemonte e dell’estremo nord della Lombardia.
L’immagine satellitare qui sopra proposta, mostra una particolare elaborazione volta a comprendere l’attuale dislocazione delle correnti e delle masse d’aria sullo scacchiere euro-atlantico. Si nota in prima battuta la lunga linea di perturbazione citata, con i fronti n.1 e n.2 che interverranno quest’oggi lungo l’arco delle Alpi. Domani, sabato, li ritroveremo in viaggio dal centro verso il sud, non senza un vistoso rimaneggiamento a causa dell’impatto contro l’arco delle Alpi. L’attenzione però è tutta per quel corpo nuvoloso contrassegnato con il n.3, che vediamo attualmente nei pressi della Scozia, ma che nel corso delle prossime ore raggiungerà il fronte atlantico, intrecciandosi ad esso e generando dunque il sensibile calo delle temperature che da qualche giorno vi avevamo anticipato.
INDICAZIONI PREVISIONALI PER SABATO 21 NOVEMBRE: vediamo quindi passo passo cosa accadrà nelle giornate di sabato e domenica: per l’occasione ci aiutiamo con la simulazione satellitare elaborata dall’Aeronautica Militare.
Nella notte di sabato, come possiamo apprezzare dalla figura qui a sinistra, il contrasto tra l’aria temperata in uscita dall’anticiclone subtropicale e quella più fredda in arrivo dal medio Atlantico in seno al flusso portante, crea una lunga banda nuvolosa che si addossa alle Alpi determinando abbondanti precipitazioni sui settori di confine e nelle zone adiacenti. Il limite delle nevicate, che si indeboliranno con il passare delle ore, si collocherà tra 1.500 e 1.800 metri. Venti sostenuti di Libeccio o Ponente al sud, irrompe il Maestrale sul bacino tirrenico centro-settentrionale e in Sardegna.
La figura successiva (qui a sinistra) rappresenta l’evoluzione per le ore centrali della giornata: si nota il fronte freddo che ha valicato le Alpi e si è portato tra le regioni centrali e la Sardegna, portando precipitazioni diffuse, localmente anche temporalesche. La neve cadrà per l’occasione ancora lungo le Alpi di confine sino a 1.200 metri e in Appennino dapprima oltre i 2.300 metri, ma con limite in calo fin verso i 1.600-1.800 metri. La manovra causerà la formazione di un minimo di pressione sulla val Padana, che inizierà a risucchiare l’aria molto fredda artica, giunta a sua volta appena al di là delle Alpi. Nel pomeriggio nascerà così una ritornante occlusa (ricciolo lilla), che dal Triveneto si porterà in serata verso l’Emilia Romagna e l’est della Lombardia, accompagnata da intensi e freddi venti di Bora. Su queste zone sono dunque previsti rovesci sparsi, con limite della neve che potrà scendere localmente anche fino a 300-400 metri.
L’ultima figura (qui a sinistra) ci mostra l’evoluzione serale, con il fronte freddo (linea blu) che , attenuato, si porterà sulle nostre regioni meridionali, dove darà luogo a piogge sparse, meno probabili sui settori adriatici e ionici. Nevicherà ancora lungo i confini alpini con limite che scende sotto i 1.000 metri, ma anche sul settore molisano e interno campano, con limite in calo fin verso i 1.600 metri. Foehn su Piemonte ed ovest Lombardia.
DOMENICA 22 NOVEMBRE: arriviamo così a domenica, allorquando il nocciolo di aria artica, non più alimentato a monte, tenderà ad aprirsi a ventaglio senza raggiungere il nostro meridione, ma completando la sua opera su nord, centro e Sardegna. Ancora qualche nevicata fin sui fondovalle alpini prossimi al confine di Stato (quota media 400-500 metri) , ma anche sull’Appennino Umbro-marchigiano fin verso i 600-800 metri. Rovesci qua e là sui settori tirrenici di Calabria e Sicilia, con qualche nevicata sui rispettivi rilievi fin verso i 1.500-1.600 metri. Altrove migliora con ritorno del sereno, ma in un contesto che al mattino sarà molto freddo, specie al nord, dove si potranno registrare temperature al di sotto dello zero anche in pianura.
LA TENDENZA PER LUNEDI: un nuovo corpo nuvoloso risalirà dal Mediterraneo verso il centro e parte del sud, causando una ripresa delle precipitazioni che, su centro e Sardegna, potranno essere a carattere nevoso sino a quote medio-basse. Confermeremo nelle prossime ore quest’ultimo particolare.
Luca Angelini
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