COMMENTO: dopo giorni di annunci, siamo ora alla resa dei conti. L’attenzione è tutta per la sfuriata del fine settimana, che si fregerà di riportare la normalità stagionale sul bacino del Mediterraneo, troppo spesso attaccato dalle ingerenze nord-africane. L’immagine satellitare proposta qui a fianco ci permette di cogliere i semi del peggioramento ormai prossimo all’arco alpino occidentale.
La manovra chiave come sempre lontano dai nostri lidi, la troviamo in uscita dal Canada, dove la biforcazione del Getto Polare va ad infarcire due flussi portanti: uno primario che si involve a disegnare due saccature: la prima in fuga sulla Finlandia, la seconda in avvicinamento alla Francia. Tra le due, un campo di alta pressione si infila sulle Isole Britanniche dove apporrà un massimo relativo costringendo la saccatura atlantica a staccare un cut-off, che vediamo oggi al largo delle coste nord-occidentali francesi.
Proprio quest’ultimo soggetto sinottico, agganciato dal ramo secondario del Getto, lanciato a discreta velocità intorno al 45° parallelo, si porterà rapidamente sul golfo Ligure, per poi scivolare nel corso del weekend verso il Tirreno e poi sul Canale di Sicilia. Nel weekend poi il flusso primario chiuderà, accelerando sulla Mitteleuropa e costringendo il cut-off ad attraversare tutta l’Italia. Si innesca così il guasto che ora andiamo a descrivere nei particolari.
PREVISIONI:
Giovedì sera gli avamposti del fronte di irruzione fredda (perturbazione n.1) si porteranno sulle Alpi per poi sfondare nella notte su venerdì 15 sul nostro settentrione, dove avremo pertanto un rapido peggioramento. Inizialmente le correnti tese in quota addosseranno le precipitazioni più rilevanti a ridosso di Alpi, Prealpi e Liguria di Levante poi, nel corso della giornata, l’approfondimento del minimo al suolo sul golfo Ligure frenerà la perturbazione facendola inarcare con il suo settore occluso sulla verticale delle nostre regioni settentrionali, dove assisteremo pertanto a precipitazioni diffuse, anche temporalesche, localmente intense e grandinigene.
Frattanto il ramo freddo proseguirà verso il centro riuscendo probabilmente a portare rovesci sulla Toscana, ma la sua corsa verrà interrotta dall’alta pressione che ancora insiste sul resto d’Italia e finirà per indebolirsi e poi dissolversi. Non si esclude quindi qualche pioggia venerdì pomeriggio anche su Marche ed Umbria, ma per il momento non si andrà oltre.
L’EPILOGO: la questione si risolverebbe così se non fosse per il carico di aria fredda in quota, legato all’ingresso del vortice che nel frattempo avrà guadagnato la Sardegna.
Siamo a sabato mattina e la traccia di questo impulso freddo è quella linea tratteggiata bianca (oggi sul golfo di Biscaglia n.2) che identifica un fronte temporalesco diretto verso l’Isola e il sud, dove genererà un peggioramento parallelo che abbraccerà la giornata di sabato 16. I fenomeni saranno comunque meno intensi e diffusi rispetto a quelli previsti sulle regioni settentrionali, dove anche nella giornata di sabato, potranno sperimentare condizioni di forte instabilità, con una recrudescenza temporalesca dopo la pausa relativa della mattinata.
Eccoci dunque a domenica 17, allorquando il vortice avrà raggiunto la Sicilia, ove si concentrerà per gran parte della giornata generando rovesci anche temporaleschi, con coinvolgimento anche della Calabria meridionale. L’aria fredda frattanto avrà guadagnato già nord e centro, determinando un tonfo delle temperature (fino a 10 gradi rispetto ai valori attuali) e un generale aumento della pressione e dunque un miglioramento, in un contesto climatico finalmente in linea con la norma stagionale.
Lunedì 18 residua instabilità sulle regioni meridionali peninsulari, alle prese con le ultime propaggini del vortice, ormai prossimo ad attraversare lo Ionio e proseguire le sue scorribande in territorio greco.
Luca Angelini
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