Solo una pausa tra il pomeriggio di giovedì 13 e la giornata di venerdì 14, poi sotto altro giro, altro treno di perturbazioni in viaggio dall’Atlantico con destinazione Mediterraneo e Italia. Dal punto di vista pluviometrico novembre si sta confermando quale mese tra i più generosi in fatto di pioggia dell’intero anno solare.
Non lo è altrettanto invece se andiamo a controllare le temperature, costantemente al di sopra della media riferita alla media degli ultimi 30 anni, di cui gli ultimi 10 non certo freddi.
Se il motore di questa macchina da pioggia, quasi inarrestabile, è l’attivissima depressione d’Islanda, coadiuvata a monte da un lavoro d’equipe tra le fredde correnti polari in uscita dal Labrador e quelle più temperate in risalita dal medio Atlantico, il freno è sempre lei, l’alta pressione ancorata in pianta quasi stabile sull’est Europa.
Nel corso della seconda metà di novembre però l’alta pressione non si accontenterà di far da muro alla progressione delle piogge verso est, bensì tenterà di far breccia verso la Scandinavia per mettere a punto un nuovo quartier generale. Le elaborazioni probabilistiche mostrano la manovra possibile con un discreto margine di attendibilità.
Questo, se da una parte farà da sponda al’ingresso di una terza ondata di maltempo sull’Italia a partire da sabato 15, dall’altra potrebbe porre le basi per una virata verso scenari diversi (non per forza di cose invernali però) nell’ultima settimana del mese.
Provvederemo ad aggiornare il tutto non appena l’evoluzione prognostica migliorerà la sua predicibilità.
Luca Angelini
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