L’Italia stretta da 24 ore nella morsa del maltempo, ogni settore del Paese con i suoi fenomeni, si inizia a domandare quando torneremo alla normalità. Ebbene signori, questa è la normalità stagionale. temperature in linea con la media, la neve sino in pianura su diverse regioni del nord, l’Appennino ben imbiancato, il vento e la pioggia al sud, tutto questo fa parte del menu chiamato inverno, per lo meno, il suo volto perturbato.
Ora il vortice responsabile di questa fase di maltempo, non più alimentato adeguatamente dalle correnti fredde dal nord Europa, sta perdendo energia. Una parte si è già scissa e, sull’onda del flusso portante al momento decisamente antizonale (da est verso ovest), si è portato sulla Spagna e nei prossimi giorni è previsto andare alla deriva dell’Atlantico. L’altra parte indugerà ancora sulle nostre regioni centro-meridionali, per poi trasferirsi verso la Grecia, dove andrà in fase con una nuova onda corta in arrivo dal nord Europa, la cui aria fredda verrà a lambire il nostro meridione all’inizio della prossima settimana.
Nel weekend dunque la pressione è prevista in aumento a partire dal nord, e, con essa su queste regioni, andrà dissolvendosi anche la nuvolosità associata. Il rasserenamento del cielo potrà recare rischio di gelate anche importanti nella notte tra sabato e domenica. Magari ne riparleremo in dettaglio.
L‘instabilità atmosferica dominerà invece ancora la scena sabato al centro, al sud e sulle Isole, domenica al meridione. Su queste zone saranno possibili rovesci sparsi e nevicate tra 500 e 800 metri al centro, 800-1.000 metri al sud. Intanto nel corso di domenica una nuova perturbazione raggiungerà il versante nord-alpino, recando qualche nevicata a ridosso delle zone di confine lombarde e altoatesine. Sono gli avamposti della nuova irruzione fredda prevista lambire il nostro meridione a inizio della prossima settimana. Approfondiremo in apposito articolo.
Restate con noi!
Luca Angelini
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