MALTEMPO severo nelle prossime ore: un occhio di riguardo per Toscana, Lazio, Campania e Friuli Venezia Giulia

meteosatUna carrellata di immagini fa comprendere meglio di molte parole. I fenomeni severi, da noi tutti temuti, scaturiscono sempre da una concomitante combinazione di fattori che può contare sull’incastro di dinamiche anche molto complesse. Per questi motivi, in fase di prognosi, le aree a rischio di piogge severe, come vedremo, sono piuttosto vaste, ma nella realtà i fenomeni che potranno eventualmente sfociare ad esito alluvionale si concentreranno poi essenzialmente a scala locale. Teniamo presente a questo proposito che si va profilando una delle situazioni potenzialmente più piovose in assoluto per le regioni del versante tirrenico peninsulare.

Detto questo, partiamo con l’ultima immagine satellitare (figura n.1), grazie alla quale possiamo esaminare la circolazione attuale a scala sinottica. Centro nevralgico della situazione è un vortice depressionario sviluppato a tutte le quote e attualmente centrato sulla Manica, entro il quale confluisce dal nord Europa una massa di aria fredda di tipo polare marittimo che giunge fino al largo del Marocco, passando attraverso quel che rimane dell’ex ciclone tropicale Joaquine (ricciolo fucsia nella figura n.1). Inevitabile che da queste latitudini subtropicali parta un richiamo di aria calda (freccia rossa figura n.1) verso l’Italia. Scendendo un po’ più nel particolare, notiamo che tale flusso, (frecce bianche) si snoda nei bassi strati entro due soggetti separati, che poi confluiscono sul Mediterraneo centrale portandosi nel frattempo verso le perturbazioni che giungono dalla Francia con venti di Scirocco. Il ramo freddo (in blu), tra mercoledì e venerdì, attraverserà tutta l’Italia, generando un minimo di natura orografica sul golfo Ligure (tecnicamente una Genova Low), successivamente in viaggio verso il nord-est.

pvuOra la trattazione si fa un po’ tecnica. Chi lo desidera, può saltare direttamente al riassunto finale partendo dal capoverso “PRIMA FASE, tutti gli altri potranno invece proseguire la lettura qui sotto.

Come si evince dall’analisi numerica, in particolare nel campo della vorticità potenziale e del vento in quota (300hPa, circa 9.000 metri di quota), si nota che nelle prossime 24 ore, entro la massa d’ aria calda e umida che scorre dei bassi strati verrà a sorvolare aria più fredda e secca accompagnata da un massimo di vento (freccia gialla figura n.2) . Questo processo attiverà sulla verticale di questi settori, convezione profonda (temporali) , la quale poi punterà con direttrice sud-ovest/nord-est le nostre regioni centrali. E quando un flusso in quota intercetta perpendicolarmente una catena di montagne, in questo caso l’Appennino, può generare fenomeni temporaleschi con rigenerazione sopravvento e causare quindi precipitazioni particolarmente abbondanti e rischio di alluvioni lampo.

coniMa proseguiamo nella nostra cronologia. Come possiamo notare dalla figura n.3 (mappa dei venti al livello del mare), l’aria fredda che irromperà sui nostri mari di ponente dietro al fronte freddo (Maestrale e Ponente), subirà la deformazione ad opera di Corsica e Sardegna, scontrandosi a valle delle isole stesse, dove invece scorre lo Scirocco. Per questi motivi, sottovento ai rispettivi passaggi (mar Ligure corso, Bocche di Bonifacio, mare di Sardegna) si disporranno linee di confluenza che fungeranno da innesco per ulteriori temporali anche durante il passaggio frontale previsto tra la notte e la mattina di giovedì. L’asse di sviluppo temporalesco più pericoloso pare quello che punterà Lazio e Campania (n.3 nella stessa figura).

Per quanto detto, riassumendo e semplificando, possiamo attestare che:

attendibPRIMA FASE (da martedì sera a mercoledì mattina): transita il primo dei due flussi umidi pre-frontali, che si accompagnerà alla possibilità di fenomeni persistenti, anche temporaleschi e a locale carattere di nubifragio sul Lazio, in estensione nella notte anche alla Toscana. Piogge anche sul resto del centro e del nord, ma con fenomeni mediamente più moderati e meno insistenti, ad eccezione del Friuli Venezia Giulia, dove comunque non dovrebbero svilupparsi temporali.

SECONDA FASE (ore del mattino e centrali di mercoledì): transita il secondo dei due flussi pre-frontali, che si accompagnerà alla possibilità di una nuovi fenomeni intensi, anche a sfondo temporalesco sul Lazio, in particolare da Roma verso sud, con possibile coinvolgimento anche del nord della Campania. Ancora piogge su gran parte del centro-nord e sulla Sardegna, ma sempre con quantitativi moderati ad eccezione del Friuli Venezia Giulia, dove pioverà ininterrottamente per tutto l’arco temporale considerato.

TERZA FASE (mercoledì sera/notte su giovedì): si esaurisce il flusso caldo-umido ma subentra da ovest il fronte di irruzione fredda. Le isole tirreniche moduleranno le precipitazioni che si ripresenteranno per la terza volta intense soprattutto tra Toscana, Lazio e Campania. Particolare attenzione ai settori compresi tra il Frusinate e il Casertano per la linea di confluenza n.3 dove maggiore sarà il rischio di nubifragi o alluvioni lampo. Ultime ore di pioggia sul Friuli Venezia Giulia, cui seguiranno condizioni di variabilità.

QUARTA FASE (giovedì): il fronte freddo progredisce rapidamente verso il sud e l’aria fredda e asciutta che segue libererà in giornata prima la Toscana, poi il Lazio. La Campania dovrà probabilmente aspettare la sera, allorquando anche il resto del meridione potrebbe venire interessato da piogge. Da valutare anche una ritornante sul nord Italia dovuta al transito del cuore del vortice in fase con la Genova Low, sulla verticale di queste regioni proprio nella giornata di venerdì, ma ne parleremo in altri approfondimenti.

Questa sera uscirà sul sito l’ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile, alla quale dovrete fare riferimento per ottenere ogni indicazione ufficiale.

Luca Angelini

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