Il vortice si allontana, la perturbazione associata anche e al loro seguito la pressione atmosferica inizia a salire. Questo è segnale di un generale miglioramento del tempo, segnatamente sulle zone interessate lunedì dal maltempo, per tutti gli altri si avvertirà essenzialmente un ricambio d’aria, ma ci sono da segnalare anche alcuni fenomeni.
Tra questi ultimi vi indico l’instabilità atmosferica che in mattinata interesserà il Triveneto, soprattutto il Friuli Venezia Giulia, dove maggiore sarà la probabilità di rovesci, anche temporaleschi. Qualche spruzzata di neve possibile sulle cime oltre i 2.000 metri, ma subito dopo schiarite. Partenza un po’ incerta anche nelle zone interne del versante tirrenico, in particolare su Umbria, Lazio, Campania e nord Calabria.
Il proseguimento della mattinata poi regalerà sole un po’ a tutti, ma nel corso del pomeriggio nuovi sintomi di instabilità si accenderanno a carico delle zone montuose, in particolare quelle alpine e prealpine orientali (Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia), dove non si esclude la possibilità di isolati acquazzoni, anche a sfondo temporalesco. I medesimi fenomeni saranno possibili anche lungo tutto l’asse delle zone interne del centro e del sud peninsulare, in particolare lungo la dorsale appenninica a partire dall’Appennino Romagnolo per finire sulla Sila.
Da segnalare infine il clima ventoso un po’ ovunque, ma soprattutto al centro e al sud, dove protagonisti saranno freschi venti di Ponente che renderanno molto mossi i rispettivi bacini. Temperature in rialzo invece al nord, soprattutto nei valori massimi, a causa di un più generoso ed esteso soleggiamento.
Luca Angelini
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