Mediterraneo mai così caldo; a luglio mar Ligure 5°C sopra la media

Continuano ad arrivare i dati relativi all’andamento dell’estate appena conclusa e che, come sappiamo, in Italia è stata la seconda più calda dall’inizio delle rilevazioni strumentali dopo quella del 2003. Se però passiamo dall’atmosfera al mare, ecco che l’estate 2022 salta in cima alla classifica delle più calde mai rilevate dall’inizio dell’era satellitare. Il 21 luglio scorso in particolare le temperature superficiali del Mediterraneo hanno raggiunto il loro picco massime nel mar Ligure, dove hanno staccato una anomalia di ben 5°C superiore alla media climatologica del periodo.

I dati rientrano nell’ambito del progetto CAREHeat (deteCtion and threAts of maRinE Heat waves), finanziato dell’Agenzia spaziale europea (Esa), al quale partecipano per l’Italia Enea e Cnr, quest’ultimo nel ruolo di coordinatore. Il progetto, avviato lo scorso marzo, ha monitorato l’ondata di calore marittima, analizzando i dati relativi alla temperatura delle acque marine superficiali resi disponibili quasi in tempo reale dal Copernicus Marine Service.

Gli stessi dati dimostrano che l’ondata di caldo eccezionale è cominciata nella seconda metà di aprile e ha interessato soprattutto la parte centrale e nord-occidentale del Mediterraneo. In quest’area la temperatura superficiale delle acque ha fatto poi registrare un’impennata intorno al 10 maggio e, nel giro di una decina di giorni, si è passati da 16 a 22°C. Il picco è stato raggiunto a fine luglio nel mar Ligure e, nonostante un lieve abbassamento delle temperature a fine agosto, l’ondata di calore è ancora evidente nelle rilevazioni del 13 settembre.

“Stiamo ancora osservando un’anomalia di circa due gradi nelle temperature medie delle acque superficiali, che si intensifica nella parte nord-occidentale del Mediterraneo dove l’anomalia è superiore ai quattro gradi“, spiega la coordinatrice del progetto CAREHeat, Rosalia Santoleri del Cnr. La situazione continua a essere monitorata: gli esperti intendono indagare le cause di questo caldo eccezionale e le conseguenze sull’ecosistema marino.

Fonte dati: ESA – European Space Agency Stampa CnrENEA – Agenzia nazionale

Report Luca Angelini