Prosegue la fase di tempo autunnale molto piovoso, ma anche decisamente mite per la stagione. La prossima settimana vedrà l’Italia raggiunta da diverse perturbazioni, con ulteriori accumuli di pioggia, talora anche notevoli. La neve cadrà solo sulle Alpi a quote superiori mediamente ai 2500 metri. Ma entriamo ora più nello specifico con una accurata analisi.
Dopo il relativo stato di tregua previsto per la giornata di domenica 9 novembre, il tempo volge ad un nuovo cambiamento. L’impronta è ancora quella atlantica, quinditemperata e umida, che caratterizzerà le nostre giornate con diversi momenti piovosi in un contesto mai freddo e comunquetermicamente al di sopra delle medie. Ma veniamo ad una sintesi previsionale fino a sabato 15 novembre.
Domenica 9 il flusso perturbato principale si sarà portato via il ciclone mediterraneo, garantendo un miglioramento del tempo su tutto il nostro meridione, ma da ovest una nuova perturbazione, legata ad una saccatura con centro di massa a nord-ovest dell’Irlanda, progredisce a lunghi passi venendo ad interessare nella seconda parte della giornata le nostre regioni di nord-ovest e in parte anche la Sardegna.
Lunedì 10 la perturbazione potrà contare sul supporto di un minimo secondario originatosi sul golfo del Leone, per estendere i suoi fenomeni piovosi su tutto il nord, Toscana, alto Lazio e nord Sardegna. Nevicate sulle Alpi oltre i 2500 metri. Frattanto dall’Atlantico si avvicina una nuova saccatura, che andrà ad interagire lungo i meridiani fino a spingersi sull’Algeria.
Martedì 11 nascerà dunque un minimo secondario che darà nuova linfa alla perturbazione ancora arenata sul centro-nord Italia, rinnovando su questi settori condizioni di maltempo. Data la natura instabile del flusso in risalita da nord Africa ci aspettiamo anche temporali su Liguria, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia, oltre a precipitazioni particolarmente intense sull’alto Piemonte (Ossola e Verbano).
Mercoledì 12 la saccatura atlantica ruoterà in senso antiorario il suo asse andando a reinglobare il minimo nord-africano e generando così una terza perturbazione che darà luogo a rovesci su gran parte del nord, esclusa la Romagna, sull’intero asse tirrenico fino alla Calabria e sulla Sardegna occidentale. La situazione rimarrà pressochè invariata anche nella prima parte di giovedì 13, cui seguirà però un temporaneo miglioramento grazie ad un provvidenziale lieve rialzo del campo di massa sul Mediterraneo centrale. Ma non è finita.
Venerdì 14 una nuova saccatura andrà approfondendosi sull’Atlantico e porrà il suo quartier generale sulle Isole Britanniche. Si genereranno diverse perturbazioni, una delle quali raggiungerà nel pomeriggio nord, Toscana e Sardegna, dove darà luogo all’ennesimo generale peggioramento. Per di più, la perturbazione ondulerà attorno all’arco alpino e genererà un minimo secondario sul golfo Ligure, che aggraverà ulteriormente lo stato dell’arte.
Sabato 15 è previsto maltempo su gran parte del settentrione, con particolare riferimento al nord-est, centro e meridione, dove è attesa una consistente attività temporalesca. Tende a migliorare nel pomeriggio su nord-ovest, centro e Sardegna, un miglioramento che si farà più evidente ed esteso nella giornata di domenica 16, l’unica giornata che probabilmente in 7 giorni di prognosi, riuscirà a regalarci qualche meritato attimo di tranquillità.
Luca Angelini
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