Che si debba arrivare al traguardo dell’inverno astronomico per assistere ad una smossa nel tempo statico di questi ultimi giorni? Così parrebbe dalle ultimissime elaborazioni dei modelli numerici di previsione, dai quali emergono alcune interessanti ipotesi per l’inizio della prossima settimana, tra il 20 e il 21 dicembre, quindi proprio a cavallo del Solstizio. In linea generale si tratterebbe di quelle situazioni da prendere con le dovute cautele, considerata sia la distanza temporale, poco meno di una settimana, sia la complessa manovra di spostamento e riassemblaggio dell’alta pressione, sia perchè ci troviamo dinnanzi a minimi di pressione di difficile collocazione.
In ogni caso, esaminato il vario materiale a disposizione, mi sentirei di anticiparvi che con un meccanismo di botta e risposta est-ovest, ossia tra l’afflusso di aria piuttosto fredda dai quadranti orientali e quello di aria più calda dal nord Africa, si andrà probabilmente a costruire un vortice ciclonico sulle acque del Mediterraneo centro-occidentale. Beh, fin qui ci eravamo già arrivati in questo precedente editoriale.
Cosa c’è di nuovo in tutto questo?
Le novità risiedono nella fase successiva, quando pare possibile una progressiva risalita verso l’Italia del vortice afro-mediterraneo citato, con ulteriore approfondimento e contestuale sviluppo di una serie di corpi nuvolosi i quali, visti i contrasti freddo-caldo prima menzionati, potrebbero determinare un generale peggioramento delle condizioni atmosferiche su gran parte dell’Italia, con precipitazioni piuttosto diffuse e una quota neve da non sottovalutare. Per ora mi fermo qui, avendo già detto tutto, e forse anche qualcosina di più, di quanto si potesse in relazione all’attuale incertezza degli scenari.
A questo punto però il sasso è lanciato, non ci rimane che aspettare e andare a vedere dove e come cadrà. Vi attendo quindi ai prossimi aggiornamenti, non mancate!
Luca Angelini