Mentre l’aria africana sta compiendo il suo “sporco” lavoro (sporco se non altro per le polveri desertiche che sbiadiscono i nostri cieli), sullo scacchiere euro-atlantico si pensa già al dopo. In particolare spicca una duplice opera di erosione da parte delle correnti più fresche provenienti dall’Atlantico, che si concretizzerà tra sabato e domenica in un passaggio temporalesco con destinazione finale sud Italia.
Dapprima un disturbo prevalentemente in quota che tra venerdì sera e sabato farà sentire la sua azione sulle regioni settentrionali (approfondiremo in un apposito articolo), per poi scivolare lungo l’Adriatico, poi una vera e propria perturbazione richiamata dal disturbo sopra descritto, che si porterà sui Balcani e sul nostro meridione nella giornata di domenica.
Quali informazioni possiamo trarre dunque da questa possibile evoluzione?
Intanto ci basti tenere presente che tra il pomeriggio e la sera di VENERDI potrà piovere al settentrione sui settori posti a nord del fiume Po. SABATO le piogge si trasferiranno sul Triveneto, mentre nelle zone interne e montuose del centro-sud peninsulare potranno attivarsi le prime manifestazioni temporalesche. DOMENICA poi subentra la seconda perturbazione che causerà un passaggio di rovesci su Alpi centro-orientali, Triveneto, Emilia Romagna, rovesci che si trasformeranno in veri e propri temporali nel corso della giornata al centro (soprattutto zone interne e adriatiche) e al sud. Forse in serata presa anche la Sicilia.
Il tutto si accompagnerà ad un vero e proprio crollo delle temperature che al sud in 3 giorni (tra il 7 e il 10 maggio) sottrarrà alla colonnina di mercurio fino a 15 gradi.
Luca Angelini
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