Dopo le maxi nevicate dell’Appennino centrale, l’attenzione passa ora alle Alpi, in particolare il settore occidentale. Se l’impianto sinottico che abbiamo descritto in questo articolo si manterrà tale, e le probabilità che ciò avvenga si stanno consolidando, sull’Italia si assisterà ad un capovolgimento di fronte, con inserimento di correnti meridionali.
Il substrato moderatamente freddo, dovuto ad infiltrazioni di aria continentale da est nei bassi strati, potrà favorire nevicate anche a quote medio-basse di montagna.
Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia verranno intercettate dalle masse nuvolose più consistenti, legate a questo sovrascorrimento di masse d’aria e potranno attendersi un bottino di precipitazioni nevose di tutto rispetto: si partirà sabato 14 con le prime spruzzate (quota indicativa 600-800 metri) e si proseguirà domenica 15 e lunedì 16 con ulteriori apporti nevosi che, sul basso Piemonte, potranno a tratti raggiungere anche i settori di pianura, compresa la città di Cuneo.
E proprio il comparto delle Marittime si presenta fin d’ora quale punto nodale delle correnti, una confluenza che potrebbe scaricare nell’arco di 72 ore, oltre 120 centimetri di neve fresca. Da non sottovalutare anche i 90-100 centimetri previsti sulle Cozie, gli 80-90 sulle Graie, i 60-70 sul versante italiano delle Pennine e sulle Lepontine. A debita distanza i rimanenti settori alpini e prealpini, dove comunque tengono la testa quelli lombardi, senz’altro alla portata dei 30-40 centimetri.
Torneremo su questa prognosi infarcendo di ulteriori particolari utili ai frequentatori degli sport invernali, senz’altro felici in vista di un prossimo periodo pasquale all’insegna del bianco.
Luca Angelini
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