Gennaio fugge veloce verso il giro di boa e sulle regioni di nord-ovest, Valle d’Aosta esclusa, la neve è ancora una chimera. Non solo la neve in verità, ma anche la pioggia, che su molte zone praticamente non si vede da tre mesi. Il freezer del nostro settentrione, il Piemonte, è stata quest’anno la regione maggiormente penalizzata dalla situazione circolatoria contingente.
Per la sua particolare collocazione geografica il nord-ovest italiano è spesso al centro di fenomeni opposti del tipo: o tutto o niente. Avviene per i lunghi periodi siccitosi che si alternano ad eventi alluvionali in autunno e primavera, e la cosa si conferma anche in inverno. Se andiamo a ricordare cosa accadeva in questi giorni negli anni passati, ci rendiamo conto che qui le mezze misure davvero non sono di casa.
La neve in Piemonte non è quasi mai mancata durante l’inverno, neanche in pianura, dove mediamente fa la sua comparsa una dozzina di volte a stagione.
Ma i record imbattuti del Cuneese negli inverni tra il 2008 e il 2010 sono certamente rimasti nella nostra mente per l’eccezionalità degli accumuli, paragonabili solo a quelli dell’Emilia Romagna nel 2012: l’unità di misura utilizzata normalmente, quella dei centimetri, non bastava più, e tornò utile senz’altro quella del metro. In attesa della neve targata 2012 rispolveriamoci la memoria con l’impressionante nevicata del dicembre 2008 a Limone Piemonte (immagini) e la suggestiva nevicata del dicembre 2010 a Cuneo città (video a piè di pagina).
Report Luca Angelini
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