A differenza dei noti e tristi avvenimenti occorsi sulle nostre zone appenniniche del centro Italia, dove la prognosi di neve abbondante era praticamente cosa fatta già qualche giorno prima dell’evento, in questo caso, quello del nord-ovest, tutto si può dire fuorchè di trovarci di fronte ad un evento scontato.
Vero, l’impianto generale alla scala sinottica individuato ieri in questo editoriale regge così a oltre 24 di distanza dal primo approfondimento e a poco più di 24 ore dall’inizio effettivo dell’evento, poco o nulla è cambiato. Abbiamo parlato di “evento”, ebbene quel termine va inteso come sinonimo di “episodio”, accadimento”, e non va inteso come termine superlativo. La neve infatti arriverà ma ancora una volta sulle pianure del Piemonte si tratterà di una semplice spolverata.
Allora partiamo con la descrizione delle zone dove tra venerdì sera e sabato potrebbe nevicare: abbiamo parlato del Piemonte, che riceverà i suoi apporti, complessivamente modesti, ma sino a quote pressochè pianeggianti e di fondovalle. Possibile passaggio a pioggia debole o pioviggine sulle bassure nel corso della giornata di sabato per parziale erosione del cuscino freddo preaffluito.
In realtà però le nevicate più consistenti si verificheranno nell’entroterra ligure, in particolare quello centrale e di Ponente. Attesi fino a 30-40 centimetri di neve fresca sui crinali appenninici e sulle Alpi Marittime, mentre la quota delle nevicate sarà come sempre “pulsante”, ovvero modulata dal reciproco interfacciarsi tra Scirocco e Tramontana scura, comunque collocabili fin verso i 300 metri tra Genova e Savona, sopra i 500-800 metri sui settori dell’estremo Ponente. Non si escludono anche locali e temporanei episodi di gelicidio sul versante marittimo dell’Appennino Ligure, specie nella fascia centrale (genovese e Savonese).
Neve (debole) in arrivo anche sulla Valle d’Aosta, giusto un “solletico” su questa regione capace di ben altri eventi, con limite quasi a sfiorare il fondovalle ma mediamente a partire da 600-800 metri.
Infine un appunto riguardo i settori di confine tra Piemonte e Lombardia, specie quelli prealpini e pedemontani (Varesotto) e il basso Pavese, dove non è escluso che qualche fiocco possa fare la sua comparsa nell’arco delle due giornate, ma senza conseguenze tangibili. La città di Milano, per finire, attende di veder svolazzare qualche fiocco con una probabilità non superiore al 20%.
Luca Angelini
NEVE si o NEVE no? Le ultimissime dall’estremo nord-ovest