
Tre perturbazioni in rapida sequenza investiranno nelle prossime 48 ore di prognosi (scadenza alle ore 24.00 di venerdì 29 gennaio) il versante nord-alpino. Lo sbarramento imposto dalla cresta delle Alpi porrà al riparo i versanti italiani, salvo qualche eccezione, soprattutto in prossimità dei settori prossimi ai confini di Stato, dove alcune spruzzate riusciranno a filtrare trascinate dai forti venti in quota.
Si tratterà di aria polare marittima intermedia, quindi fredda ma non gelida, che consentirà comunque alla precipitazione solida di scendere mediamente intorno 800-1.000 metri.
Il carico umido sarà però generoso e determinerà quindi precipitazioni ripetute che comporteranno accumuli medi stimati in circa 60-70 centimetri. Lungo i confini valdostani, settore dove le nevicate saranno più intense, potranno anche accumularsi 100-120 centimetri.
Luca Angelini
