
Sarà per nascondere la testa sotto la sabbia ( e di questo passo ce ne sarà sempre di più nei prossimi anni…), sarà per difendere a spada tratta taluni interessi, sarà per autoconvincerci che è tutto a posto, sarà quel che sarà, fatto sta (la rima non è voluta…) che chi nega che attualmente faccia più caldo rispetto al passato è un simpatico… zuzzurellone. Lo stesso dicasi per chi si ostina a dire che dipende dal Sole il quale, dal canto suo, è invece piuttosto “freddino” in questo ultimo periodo (dati NASA), proprio mentre le temperature crescono. Niente di male (si fa per dire) a non considerare la scienza, basta che poi non si scrivano giornali, non si gestiscano siti web, non ci si presenti come “opinionisti” nel talk show o peggio, che si governino i paesi.
Per tutti gli altri basti sapere che le soluzioni o gli accorgimenti, anche se parziali, per far fronte alla palese crisi climatica ci sono e vengono divulgati insieme agli allarmi, ma la stragrande maggioranza della gente li ignora di sana pianta perché “troppo scomodi“. Gli Stati e le grandi aziende invece gli ignorano perché non sono economicamente vantaggiosi nel breve termine. Così si aggrappano ai millantatori di cui sopra chiudendo il cerchio che ci impedisce di andare avanti. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
A proposito: in apertura avevamo detto che per qualcuno non fa più caldo che in passato e che abbiamo dimenticato ottobrate ed estati di san Martino. Giusto per rispolverarci al memoria siamo allora andati a scartabellare l’andamento delle temperature in questi 10 mesi del 2022 scoprendo ad esempio che il mese di ottobre appena terminato ha inanellato temperature superiori al 90° percentile per almeno la metà della sua durata. Vale a dire che il 90% delle temperature registrate è stato superiore alla media del periodo con anche 3 giorni filati (23-24 e 25 ottobre) con i valori al 100° percentile, vale a dire con record assoluto di caldo. Si un caldo più caldo del passato, che lo si voglia o no.
Report Luca Angelini
