Aria instabile in marcia verso le nostre regioni settentrionali. In questo nostro precedente approfondimento avevamo accennato alla dinamica generale che interfacciava correnti sud-occidentali a curvatura ciclonica destinate al nord Italia, in contrapposizione con l‘alito caldo portato al sud per mano dell’anticiclone nord-africano. Oggi confermiamo, aggiungendo che qualche refolo instabile dovrebbe riuscire in giornata a filtrare anche sulle nostre regioni centrali, con eventuali conseguenze che a breve andremo a vedere.
Mentre scriviamo (prima mattina di venerdì 21) alcuni temporali stanno già interessando la pianura piemontese, ma andranno prossimamente a dissolversi. Nel corso della giornata il ciclo ricomincerà e nuovi acquazzoni andranno sviluppandosi lungo tutta l’area alpina e prealpina, soprattutto i settori centro-occidentali. Qualche focolaio temporalesco possibile anche sull’Appennino settentrionale, ma in modo più occasionale. Eventuali rovesci o brevi temporali saranno possibili anche sulle nostre regioni centrali, segnatamente nelle zone interne e appenniniche, laddove la confluenza di brezza, in aggiunta allo Scirocco in risalita tra Adriatico e Tirreno, potrebbe favorire l’innesco di qualche spunto temporalesco a carattere isolato.
Verso sera inoltre l’avanzata di un corpo nuvoloso di tipo frontale dalla Francia in direzione delle nostre regioni settentrionali, potrebbe dar luogo ad un parziale sconfinamento dell’attività temporalesca anche sulle pianure di Piemonte e Lombardia, dove non si esclude la possibilità di qualche fenomeno localmente abbondante e anche intenso e/o violento.
La sintesi delle aree colpite da possibili fenomeni è rappresentata dalla figura in alto (click per aprirla).
Luca Angelini