Si sta rivelando un mese di ottobre dinamico, nel rispetto dei più tipici canoni autunnali, dove gli sbalzi di umore del tempo sono all’ordine del giorno. Sbalzi che si ripercuotono anche sull’andamento delle temperature che ci accompagnano giorno per giorno con un evidente effetto altalena, talora con qualche eccesso, come accaduto i giorni scorsi sulle nostre regioni meridionali, ma il più delle volte senza grossi strappi.
Alcuni giorni fa osservavamo che su diverse nostre regioni ci si apprestava a trascorrere una settimana piena con temperature al di sotto della media. Ora, dopo un riallineamento seguito al passaggio perturbato della scorsa settimana, stiamo andando nuovamente verso una discesa del profilo termico, discesa che si renderà più evidente al nord, al centro e sulla Sardegna. Questi settori rimarranno infatti maggiormente esposti all’influenza di un campo di bassa pressione in avvicinamento dal Regno Unito e dalle correnti fresche, di origine polare marittima, che la alimentano partendo dalle alte latitudini atlantiche.
Non sarà un calo repentino ma quasi sornione, tale da metterci sul fatto compiuto senza quasi darci modo di accorgerci di questo cambiamento. In ogni caso, tecnicamente, saranno due gli impulsi di aria fredda (fredda in relazione al periodo e alla massa d’aria preesistente), un primo atteso nelle prossime ore, a seguito del passaggio della perturbazione di martedì, cui accennavo in questo precedente editoriale, e un secondo atteso sul finire della settimana.
Sarà quest’ultimo a far cedere il campo termico su valori al di sotto della media sulle regioni citate, anche se non di molto, mediamente fino a 2-3°C per qualche giorno. La mappa allegata in figura ci aiuta a comprendere quanto detto, mettendo in evidenza in via probabilistica, dove e come si distribuiranno le anomalie termiche previste per la fine della settimana.
Luca Angelini