Giusto un flash per rimarcare, integrare e completare quanto esposto nei nostri precedenti approfondimenti. Il tema è sempre il severo guasto previsto per le prossime ore sull’Italia. Su gran parte delle nostre regioni, ad esclusione dei settori padani che assisteranno ad una ventilazione al più moderata, sarà il vento la nota dominante, già a partire dall’immediato, con apice nella prossima notte.
Venti forza 8-9 dai quadranti occidentali, in prevalenza Libeccio, lanciati a medie di 80-90 km/h in mare aperto, con possibili ulteriori rinforzi laddove sussistano opportune forzanti orografiche (Livornese, Bonifacio, Canale di Sardegna, Salento). Le regioni più colpite saranno quelle tirreniche e ioniche.
Venti forti, accompagnati a bufere di neve investiranno nel frattempo anche le Alpi, presentandosi persino tempestosi ad alta quota, specie subito a valle delle creste di confine occidentali, quindi su Piemonte e Valle d’Aosta.
Il vento insisterà anche per gran parte della giornata di domani, attivando burrasche e mareggiate lungo le coste esposte, e tenderà lentamente a calare solo nella seconda parte della giornata, ruotando più a Maestrale e apportando aria progressivamente più fredda.
Capitolo neve. Abbiamo già detto tutto questa mattina. Confermiamo la possibilità di deboli nevicate sino in pianura tra Piemonte e Lombardia, forse anche tra Piacentino e Parmense, fenomeno in rapida attenuazione già entro il mattino, quando sarà sostituito da un veloce passaggio a schiarite.
Luca Angelini
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