Da dove arriva il freddo dell’inverno? Indubbiamente…. dall’autunno. Sembrerebbe una battuta, in realtà non è così, dato che nella meteorologia e, soprattutto nella climatologia, i processi si attuano dopo preparativi, a volte anche molto lunghi. Così anche una stagione estrema, come l’inverno (estrema in contrapposizione alle stagioni intermedie autunno e primavera) necessita di una buona base sulla quale poggiare.
In altre parole il clima del prossimo inverno seguirà due strade principali: quella locale, dovuta alle condizioni meteorologiche che man mano si andranno sviluppando sul nostro Paese e sulla nostra regione, ma anche quella lontana ed esattamente dalle latitudini polari. Osservando i luoghi dove ad oggi, poco più di metà ottobre, si rilevano ampie porzioni continentali con temperature al di sotto della media, possiamo trarre con buona approssimazione qualche interessante informazione.
Osservate la mappa che vi ho proposto in evidenza (click sopra l’articolo). Essa rappresenta le aree dove al momento si rilevano temperature più basse della norma, le quali corrispondono in sostanza alle attuali sorgenti di aria fredda continentale. Proprio l’aria fredda che, se seguitasse a depositarsi, potrebbe prima o poi scendere anche verso le nostre latitudini.
Per quanto riguarda il “solito” nord America, non avevamo dubbi, il freddo è già pronto ai blocchi di partenza, ma anche il continente Euro-asiatico non si sta certamente tirando indietro. Stringendo sui settori che a noi interessano, notiamo che, dopo il reiterato afflusso freddo dovuto alla presenza anomala del blocco anticiclonico scandinavo, il continente europeo ha già iniziato a raffreddarsi in modo evidente (settore n.2 in figura) fin quasi alle porte dell’Italia. Un raffreddamento interessante – anche se non particolarmente vistoso – perchè lega con il blocco freddo asiatico, quello siberiano per intenderci.
Insomma, i buoni propositi, chiamiamoli così, ci sono. Starà ora a vedere se tali rimarranno e se, soprattutto, si manifesteranno condizioni meteorologiche favorevoli al trasporto di questa eventuale aria fredda anche verso il Mediterraneo e l’Italia. Sarà il bello dei prossimi mesi, sarà il centro delle nostre analisi e speriamo anche, delle nostre future cronache.
Luca Angelini