Un cenno di aggiornamento riguardo l’argomento che ha tenuto banco negli ultimi giorni dell’anno, quello che poneva l’attenzione su una possibile fase fredda intorno all’Epifania. Fermo restando quanto avevamo scritto in proposito a suo tempo, riguardo la bassa predicibilità dell’evento, che spunti ci offre la modellistica numerica oggi con i nuovi dati?
Lo vediamo dalla carta proposto in figura, che rappresenta l’anomalia dell’altezza della superficie di 500hPa (siamo quindi in quota) calcolata come media dei due modelli numerici più performanti al mondo, l’inglese ECMWF e l’americano GFS.
Salta subito all’occhio il “buco” di geopotenziale sul Mediterraneo orientale e i massimi sul Baltico e sul vicino Atlantico. Questo significa veder sfilare ancora una volta il grosso del canale freddo sui Balcani a causa della presenza ostinata dell’alta pressione. In questo frangente il calo delle temperature sarà limitato a qualche grado su nord-ovest, centrali tirreniche e Sardegna, risulterà invece un po’ più consistente su nord-est, versante adriatico e meridione.
E la neve? Forse qualche spruzzata a quote medio-basse al sud nella giornata di martedì 7 gennaio, ma senza grandi pretese. Il tutto salvo conferme che vi forniremo nei prossimi aggiornamenti.
Luca Angelini
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