
Dall’analisi dei più recenti prodotti numerici messi a disposizione dai Centri di Calcolo, giungono nuove conferme riguardo l’ondata di freddo che coinvolgerà gran parte dell’Europa nei prossimi giorni. Parte di questo freddo è già defluito dall’area polare: mentre scriviamo (mattina di mercoledì 7 dicembre), sono in atto nevicate estese sino ali livello del mare su vaste aree dell‘Islanda, su vasti settori della Finlandia, tra Russia, Bielorussia, Estonia, Lettonia, Lituania, nel nord dell’Ucraina e nord della Norvegia. Neve anche a Varsavia in Polonia, a Goteborg in Svezia e a Copenaghen in Danimarca.
Nei prossimi giorni l’aria fredda guadagnerà gran parte del Continente rincarando la dose sui settori centro-settentrionali, dove i termometri potranno scendere anche 8-10°C sotto le medie, e disponendosi con il suo limite lungo una diagonale che intercetterà l’arco alpino, dove subirà una temporanea battuta d’arresto per contrasto con l’aria più temperata mediterranea. Questo contrasto sarà anche motivo del guasto atteso venerdì 9 al nord e sabato 10 al centro-sud.
La colata fredda riuscirà a vincere questa resistenza mite all’inizio della prossima settimana quando inizierà a riversarsi anche sull’Italia accompagnandosi ad un progressivo raffreddamento, con calo delle temperature al di sotto della media a partire dal centro-nord. Intorno al 12-14 dicembre sull’Italia i termometri potranno scendere anche 4-5°C al di sotto della media ponendo in essere così l’inizio alla prima ondata di freddo stagionale. Potremo avere nevicate anche a quote molto basse, ma di questo pareremo in un prossimo articolo.
Luca Angelini
