A forza di tirare a indovinare, prima o poi ci si prende. Mai come quest’estate tale regola pare trovare compimento nell’informazione meteorologica, allorquando in mesi non sospetti qualcuno aveva anticipato, come tutti gli anni, che l’estate sarebbe stata rovente.
ll metodo è statisticamente provato e poggia su una solida base psicologica: il caldo suggestiona nel profondo, azzera i pensieri, riduce ai minimi termini i ragionamenti, spazza tutti i ricordi. Il caldo non è mai moderato, è sempre e subito da record, eppure basta andare indietro un poco, magari solo 2-3 anni, per rendersi conto che c’è stato di peggio.
Prendiamo il 2012: chi si ricorda di ondate di caldo, cosiddetto record? Forse qualcuno, magari ai più però servirebbe una…. scusate l’eufemismo, una rinfrescata (di memoria). Ecco in figura un campione di quanto successe in quei giorni dimenticati, quand’anche si parlava a nostra volta di caldo record. L’esatta fotocopia di quanto accadrà in questa settimana.
Come dire, a volte si ripetono, in realtà sempre più spesso e quest’ultimo dato, al di là di tutte le forzature psicologiche che volete. È senz’altro un dato di fatto.
Luca Angelini
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