Ondate di caldo: guardate cosa succede sui ghiacciai

Osservate la figura allegata: ci troviamo al Plateau Rosa, 3.500 m, il più grande comprensorio dello sci estivo al confine tra Valle d’Aosta e Svizzera Vallese: notate il confronto tra la situazione dell’11 giugno scorso e quella del 26 giugno, in occasione della prima invasione di aria subtropicale continentale nord-africana: notate differenze? Le ondate di caldo africano non sono deleterie solo per le alte temperature con settimane senza rigelo notturno fino a 4.000 m, ma anche per la grande quantità di polveri desertiche in sospensione che si sollevano dal Sahara, depositandosi sui nostri ghiacciai e sporcandone la superficie.

Ecco che la neve, assumendo un colore rosato e non più 100% bianco, perde parte della capacità riflettente dei raggi solari, il cosiddetto “effetto albedo” e dunque costringe loro maggiore assorbimento e un aumento della sua velocità di fusione. Nella foto del 27 giugno si notano anche alcune lingue di neve più bianca: si tratta delle piste per lo sci estivo: dove i gatti rimescolano lo strato nevoso, lo lavorano e preparano le piste ogni giorno, qui la neve rimane più bianca e dunque fonde più lentamente.

Credit: Meteo in Valle d’Aosta

Report Luca Angelini