Ondate di GELO e NEVE fasulle, ora non ci sono più scuse

In diverse occasioni ho spiegato i motivi per i quali una previsione meteo a 15 giorni, ha una valenza vicina allo zero, a maggior ragione nel caso si presentino scenari caratterizzati da ipotetiche ondate di freddo. Oggi, collegandomi ad un’ottima osservazione del meteorologo Andrea Corigliano, la cui trattazione completa è disponibile a questo indirizzo, vorrei dimostrarvi perchè dobbiamo sempre diffidare di chi fa di questi proclami la sua arma di “seduzione” al solo scopo speculativo.

I due grafici in figura rappresentano l’andamento dei 20 scenari previsionali elaborati dal modello numerico americano GFS. Perchè 20 scenari e non uno solo? Perchè a causa della componente caotica dell’atmosfera, cambiando di poco le condizioni iniziali, si ottengono evoluzioni molto diverse. Per ovviare a questo e andare oltre i piccoli errori che inevitabilmente affliggono le singole rilevazioni strumentali, il modello sviluppa 20 previsioni che, rappresentate sul grafico, corrispondono proprio a ognuno dei 20 attrattori (gli spaghi).

Laddove il fascio di attrattori risulta più compatto, solitamente nei primi giorni di previsione, gli scenari rappresentati saranno sufficientemente attendibili, viceversa evoluzioni spaiate dei singoli attrattori indicano scenari poco attendibili. Lo spago bianco identifica la media di tutti e 20 e fornisce importanti informazioni riguardo i parametri fisici che rappresenta. Nella parte alta di questo grafico ogni spago corrisponde al campo di temperatura previsto per i successivi 15 giorni all’altezza geopotenziale di 850hPa, circa 1.500 metri, in quella bassa ogni spago indica la quantità di precipitazione prevista in millimetri, ma in altri tipi di grafici potremmo avere a che fare con altre grandezze fisiche, la pressione, il vento, ecc…, insomma il tempo previsto.

spaghi2Bene, ora osserviamo il primo grafico in alto, elaborato il 27 novembre scorso: si nota un attrattore (colore verde) che indica un sensibile calo delle temperature, molto al di sotto della media. Tanto è bastato ad alcuni per annunciare una severa ondata di gelo e neve sull’Italia per l’Immacolata. Ma quanto “pesava” questa ipotesi? Poco o niente, visto che gli altri 19 attrattori evolvevano in modo ben diverso, tant’è che per l’8 dicembre lo spago medio (quello bianco), calcolava temperature appena al di sopra della media.

Nel frattempo il modello ha elaborato nuove corse. Andiamo a vedere lo stesso grafico elaborato però con i dati di ieri 30 novembre: a tre giorni di distanza, quindi 12 corse dopo, notate come lo spago medio del 27 novembre si è rivelato utile predittore, mentre è stata totalmente cancellato lo scenario meno probabile, quello freddo, a favore di una evoluzione con temperature al di sopra della media.

Ora, cari amici e lettori, vi svelo il trucchetto degli articoli fasulli di gelo mozzafiato: osservate ancora il secondo grafico e guardate in basso a destra (frecce azzurre):ebbene si notano 2-3 scenari che ancora una volta propendono per un’evoluzione gelida, questa volta intorno al 12-15 dicembre, gli altri per sviluppi più “morbidi” convergenti su temperature prossime alla norma del periodo. Qualcuno avrà senz’altro già diffuso il solito annuncio di gelo imminente, ma noi ora non abbiamo più scuse per dare ascolto alle sirene di Ulisse vero?

Luca Angelini

 

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