Dopo aver interessato tutta l’Italia nella giornata del Primo Maggio, il vortice ciclonico che si è reso responsabile di questa acuta fase di maltempo generalizzato ha poi proseguito la sua corsa anche lunedì 2, escludendo come era nelle previsioni, solo l’angolino nord-occidentale del nostro Paese. Quale sarà il suo destino nelle prossime ore? Lo andiamo a vedere con l’analisi in quota riferita alla mattina di martedì 3 maggio.
Si notano in particolare due strutture depressionarie in azione attorno all’Italia: ad est il vortice descritto (contrassegnato con la lettera “B1” nella figura qui sotto), che ormai si allontana verso la Grecia, ma che martedì mattina sarà ancora responsabile di ulteriori acquazzoni su gran parte del nostro meridione. A nord, e precisamente appena al di là delle Alpi, è visibile un nuovo asse di saccatura pronto ad irrompere sull’Italia prediligendo la via adriatica (lettera “B2” nella figura qui a fianco).
In questo modo la perturbazione associata agirà martedì sera sulle regioni di nord-est poi mercoledì 4, deviata dall’arco delle Alpi, scivolerà sulle regioni del medio versante adriatico e, ancora una volta, su quelle meridionali, con particolare riferimento al settore peninsulare, dove riattiverà le condizioni di tempo instabile che si erano temporaneamente placate, concedendo un martedì pomeriggio per buona parte soleggiato.
Si tratterà in ogni caso di un impulso di aria fresca del tutto marginale, il quale riuscirà comunque a mantenere attive condizioni favorevoli allo sviluppo di rovesci pomeridiani nelle zone interne e montuose anche nelle giornate successive, seppur con fenomeni decisamente più localizzati ed isolati. Queste infiltrazioni fresche saranno accompagnate da un alterno rinforzo della ventilazione, che proverrà principalmente dai quadranti settentrionali ( soprattutto Maestrale e Tramontana), contribuendo a mantenere le temperature entro la media del periodo anche per questa settimana.
Luca Angelini
L’instabilità ora si concentra sul medio Adriatico e al sud
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