
Ferragosto con l’ennesima intensa ondata di calore africano? Per chi legge questo sito e segue il nostro Canale Youtube, il discorso che ci tocca fare in questo editoriale non sarebbe neanche necessario. C’è però chi, in un modo o nell’altro, finisce su questa pagina per la prima volta e, senza conoscere il nostro operato, ci viene a pontificare su quello che hanno letto/sentito su altre pagine o canali. Ebbene, in questo caso, secondo taluni, il prossimo lungo weekend di Ferragosto dovrebbe trascorrere sotto l’oppressione della rovente ed estrema calura africana, con i 40 gradi a portata di mano su molte regioni.
Noi siamo qui per SMENTIRE categoricamente che sino a Ferragosto l’Italia possa venire investita da un flusso canicolare proveniente dall’entroterra sahariano. Non lo diciamo per “tifo” o speranza, ma semplicemente perché ce lo dicono i modelli numerici di previsione. Questi modelli, analogamente a quanto fa un navigatore stradale, calcolano lo stato futuro dell’atmosfera man mano che ci avviciniamo alla data che ci interessa, in questo caso il 15 di agosto. Se i modelli utilizzati per le previsioni sono il frutto del lavoro quotidiano di centinaia di professionisti, e il loro utilizzo normalmente appannaggio degli addetti ai lavori, la grafica che se ne ricava in questo caso può essere talora così intuitiva che non servono esperti per interpretarla.
Osservate voi stessi le due sequenze che vi abbiamo proposto: qui sopra è la circolazione delle masse d’aria prevista per le ore centrali del giorno di Ferragosto alla quota di circa 5.500 metri. Il prodotto ci fornisce i centri di pressione che spostano le masse d’aria e che generano pertanto i venti. Come potete facilmente apprezzare, in quota le correnti che sorvoleranno l’Italia provenendo da nord e avranno un origine marittima, essendosi originate alle medie latitudini dell’Atlantico. Il caldo africano finirà invece tra la Grecia e l’Egeo.
Qui sopra invece è rappresentata la circolazione delle masse d’aria nei bassi strati, dato che siamo a 1.500 metri di quota. In questo caso si può notare che il pennacchio rovente nord-africano defluirà in direzione della Spagna (proprio come ora) mentre l’Italia auto-producerà il suo caldo in proporzione alla compressione anticiclonica (tecnicamente detta subsidenza) e al soleggiamento (che sarà generoso) e che pertanto potrà spingere i termometri a raggiungere talora valori di picco fino a 35-37°C. Si tratta di valori certamente superiori alla media del periodo, ma non per questo attribuibili per forza alla temibile impronta nord-africana. Insomma, non tutto il caldo vien per forza dall’Africa. L’estremo sud peninsulare potrebbe addirittura risentire di una infiltrazione relativamente più fresca proveniente dai Balcani che potrebbe limitare la salita delle temperature mantenendole più contenute e vicine alla media.
Dunque un consiglio: facciamo attenzione a farci infinocchiare dai soliti speculatori della falsa informazione, ma anche a insospettabili professionisti, i quali possono sopravvivere proprio grazie a chi non si documenta presso le fonti adeguate ma per sentito dire, social, telegiornali e via dicendo. C’è caldo e caldo. E l’Africa non può diventare una fobia…
VIDEO previsioni meteo periodo di Ferragosto.
Luca Angelini