
Una perturbazione atmosferica è un soggetto meteorologico a scala sinottica (dai 300 ai 3.000 km) caratterizzato dalla presenza di nubi e anche di precipitazioni. Vi siete mai chiesti se possono esistere perturbazioni senza la presenza di un centro di bassa pressione?
La risposta è si. Andando oltre la teoria dei fronti elaborata dalla Scuola Norvegese, vi sono oggi nuove correnti di pensiero e di approccio alle previsioni, che hanno individuato una cinquantina di soggetti sinottici, sia di tipo frontale (dove vengono a contatto masse d’aria di natura diversa) che di tipo non frontale (ad esempio alcune strutture temporalesche, linee di brezza, sbarramento orografico).
Tra i soggetti di natura frontale esistono corpi nuvolosi nati per separazione tra masse d’aria di diverso tipo, che però non sono stati attivati da alcuna forzante ciclonica e danno vita ad una perturbazione non legata ad alcun centro di bassa pressione: il loro nome è banda baroclina. L‘immagine Meteosat qui a fianco ci mostra un sistema frontale con bassa pressione (n°1) e uno senza bassa pressione (n°2 sull’Italia). Le frecce rosse e blu indicano rispettivamente la traiettoria dell’aria calda e fredda. Nel caso n.1 le masse d’aria si sovrappongono generando distorsione nel campo del vento termico e dunque approfondimento di una bassa pressione, nel caso n.2 scorrono affiancate senza svilupparsi, ma evolvono solo lungo l’asse di dilatazione.
Ne risulta che possono esistere perturbazioni senza basse pressioni ma non viceversa. Il meccanismo proprio della ciclogenesi, detto anche self-development, ovvero lo sviluppo di vortici di bassa pressione, implica la distorsione delle masse d’aria, quindi la presenza di una linea frontale, cui segue un successivo approfondimento con rotazione antioraria e predisposizione a moti verticali. L’aria sale, e libera di parte del suo peso il suolo (bassa pressione), causando nel contempo condensazione e quindi formazione di nubi e piogge.
Perturbazioni a ciel sereno? Non proprio, ma senza bassa pressione quello si.
Luca Angelini
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