Stretta tra due campi di alta pressione davvero ciclopici, la saccatura polare partita da nord dell’Atlantico con destinazione Mediterraneo, si sta vedendo costretta ad infilarsi in un angusto imbuto di bassa pressione. Questo duro lavoro sui fianchi, causerà il distacco di un vortice sul Mediterraneo occidentale e quindi un iniziale rallentamento della perturbazione attesa per metà settimana.
Ecco perchè oggi, martedì 25 novembre, saranno solo le estreme regioni nord-occidentali a vedersela con le prime piogge, in particolare la Liguria.
La massa nuvolosa, in continua formazione sulle ali di largo fiume di aria calda di derivazione nord-africana, si presenta con tessuto molto irregolare e frammentato. Apparentemente innocua questa nuvolosità però, essendosi originata per riscaldamento dal basso sui deserti del nord Africa (Nastro Trasportatore Continentale) contiene al suo interno un non indifferente seme di instabilità potenziale.
Questa instabilità, dopo aver viaggiato come impacchettata attraverso il mare, finirà per venir liberata all’impatto con i primi rilievi montuosi che incontrerà sul suo cammino. Possiamo immaginare il processo come una sorta di gavettone, pronto a esplodere al primo impatto contro il malcapitato di turno. Guarda caso le prime montagne lungo la sua traiettoria saranno i contrafforti delle Alpi Marittime e l’Appennino Ligure.
E’ dunque a ridosso di questi settori che questo tessuto nuvoloso pre-frontale, inizierà ad incattivirsi e a generare precipitazioni, principalmente di tipo convettivo.
La modellistica numerica simula con scenari contrastanti la distribuzione esatta dei fenomeni nell’arco della giornata, tuttavia, considerando la particolare confluenza del vento sul mar Ligure, (da est prima e da Scirocco poi), pensiamo che il Ponente possa venir preso già in mattinata dai rovesci.
Questi ultimi, seguendo poi le lancette dell’orologio, si trasferiranno mano mano verso est, andando ad interessare un po’ tutta la regione, per poi estendersi in serata anche al Piemonte e all’Emilia occidentale. Fortunatamente, nonostante la natura convettiva dei fenomeni, non paiono delinearsi particolari criticità, ma un progressivo spostamento dei rovesci a tutto vantaggio di accumuli piovosi tutto sommato ragionevoli.
Luca Angelini
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