
Il tempo entra in modalità estiva. Questo vuol dire che le grandi perturbazioni atlantiche difficilmente riusciranno a far breccia verso il Mediterraneo, mentre lo faranno più agevolmente le correnti instabili legate a vortici in quota. In altre parole, nei prossimi giorni – almeno per tutta la prima decade di giugno – non assisteremo a piogge a carattere diffuso ed esteso, bensì ad episodi di instabilità di breve durata.
Come è normale in questi casi, le aree montuose saranno favorite da episodi piovosi legati ad occasionali rovesci o temporali e su queste zone infatti la modellistica stima una piovosità in linea con la media stagionale o addirittura leggermente superiore, come nel caso delle Alpi e dell’Appennino centrale.
Ovviamente, al di fuori delle zone citate, è impensabile che in questo periodo i settori che stanno soffrendo un deficit piovoso pregresso, possano recuperare. Tra questi segnaliamo in particolare alcune aree pianeggianti del Piemonte, il medio versante adriatico. e la Sicilia dove, anche se pioverà, non sarà di certo abbastanza.
Luca Angelini
