Pioggia caduta: a chi troppo e a chi niente

Non è certo una novità e d’altra parte è proprio in queste situazioni, dove le precipitazioni sono a carattere convettivo (temporalesco), che si ha la massima differenza di pioggia su settori anche molto ristretti.

Prendiamo il caso del nord Italia, ovvero dove erano previsti temporali nella giornata di ieri, martedì 13 luglio. Non deve sorprendere se ad esempio sull’alto Piemonte, in particolare a cavallo tra l’Ossola, l’alto Verbano e il Ticino svizzero, ma anche in alcune zone del Trentino, nella giornata di martedì 13 luglio si siano accumulati fino a 160 millimetri di pioggia, mentre per esempio su Milanese, Pavese, Ferrarese, Rodigino, Padovano e Veneziano ci sono vasti “buchi” senza piogge.

Non si tratta di una anomalia, ma di una tipica situazione che si verifica quando le correnti in quota sono molto tese e tendono a stirare l’instabilità atmosferica, e dunque anche le celle temporalesche, lungo canali preferenziali. E questo automaticamente esclude le zone adiacenti. Insomma, a chi troppo e a chi niente.

Luca Angelini