Il maltempo è alla battuta d’arresto. Anche sulle nostre regioni meridionali, dove si respira ancora aria che profuma di neve, il volto mite e soleggiato della primavera prenderà il sopravvento. Le elaborazioni numeriche confermano l‘ipotesi anticiclonica centrata sul Mediterraneo, in combutta con un nocciolo depressionario ancora ben strutturato sull’Europa dell’est.
La perturbazione spagnola che avevamo inquadrato ieri come discriminante a questa ritrovata quiete atmosferica, riuscirà appena a indebolire l’alta pressione nella giornata di sabato, salvo poi venir riassorbita dal flusso perturbato principale, disteso oltre il 50 parallelo. Il cedimento della 1030 all’altezza del nord Italia, permetterà alla coda di una perturbazione atlantica di apportare qualche nota di instabilità lungo le Alpi nella giornata di sabato appunto, mentre un secondo corpo nuvoloso, costituito essenzialmente da un tessuto nuvoloso medio-alto e poco organizzato, potrà sporcare un po’ il cielo al centro-sud domenica.
Niente acqua dunque almeno sino a lunedì 13, quando la probabile erosione della testa anticiclonica da parte di una seconda perturbazione, spinta da tergo da un flusso polare marittimo maggiormente disposto lungo i meridiani, potrebbe finire sui Balcani, lambendo l’Italia con un nuovo rimescolamento termico e qualche fenomeno convettivo da nord verso sud. Ne riparleremo nei prossimi giorni.
Luca Angelini
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