
La perturbazione prevista, per quanto rapida sia stata, non ha deluso le aspettative. Gli apporti registrati nella giornata di martedì 14 marzo (vedi cartina allegata) si sono distribuiti come i modelli ci avevano suggerito, prediligendo soprattutto le aree alpine centrali e il Friuli Venezia Giulia. Solo parte dell’Emilia-Romagna è rimasta a secco, mentre i rovesci, localmente anche temporaleschi, si sono estesi poi anche alla Toscana. Piogge sparse sono state rilevate poi anche su Umbria, Marche e su alcuni settori del Lazio e della Campania.
Questo passaggio ha pertanto recato un (temporaneo) sollievo anche sulle aree assetate del nord Italia, dove i terreni hanno potuto beneficiare di apporti d’acqua almeno sufficienti ad ammorbidire la situazione in vista dell’imminente risveglio vegetativo. Di certo non abbiamo risolto il problema della siccità; per quello ci vorrebbero episodi analoghi almeno 2-3 volte al mese per almeno un anno intero…
Fonte dati: Rete Meteonetwork
Luca Angelini
