Precisazioni: FREDDO si, GELO no!

Come ormai sapete, da qualche giorno i nostri modelli numerici ci hanno suggerito per i prossimi giorni un’evoluzione meteorologica improntata a condizioni prettamente e tipicamente invernali, con afflusso di aria fredda e conseguente discesa graduale delle temperature su valori anche al di sotto delle medie.

Partiamo da quest’ultimo aspetto: la media climatologica cui ci riferiamo è quella della seconda decade di gennaio che, dal punto di vista statistico, è la più bassa, ovvero la più fredda dell’anno. Da qui l’accezione di “freddo”, inteso non come sensazione personale, del tutto soggettiva anche se obiettivamente comune in questo periodo in caso di irruzioni di aria artica come quella prevista, bensì come parametro fisico.

Ci sono però giunte da più parti richieste di rassicurazioni riguardo il paventato rischio di cataclismi derivanti da fantomatiche ondate di gelo, accompagnate da nevicate apocalittiche. Ecco, già quando leggete o sentite questi toni catastrofici, dovete senza indugio prendere le distanze da codeste fonti di informazione: vi stanno traendo in inganno a scopo di lucro. Nei prossimi giorni infatti, non è in arrivo alcuna ondata di gelo, né tanto meno sono previste chissà quali nevicate. Quello che dobbiamo intendere fin d’ora è il rientro alla normalità del periodo. Una normalità fatta, una volta tanto, da temperature che scenderanno per qualche giorno al di sotto delle medie.

Dunque: freddo si, gelo no. E la neve? Arriverà a intermittenza sulle nostre montagne; magari ci saranno anche alcuni episodi a quote basse, a tratti fino a livelli collinari al centro-nord (400-600 metri), ma che difficilmente si spingeranno fino in pianura, se non in limitati e occasionali episodi di breve durata, sempre sulle regioni settentrionali. Insomma, questa è la differenza tra freddo e gelo, questa è la differenza tra la fantasia e la realtà. Voi a chi volete credere?

Luca Angelini