Una goccia fredda in quota, derivata da una saccatura di origine nord-atlantica, si porterà nel corso della giornata dalla Francia meridionale al mar Ligure, accompagnandosi all’ingresso di aria fresca sul settori occidentale del minimo in quota e con un forte flusso di correnti da sud-ovest fortemente divergenti di alto livello sul settore orientale dello stesso. Ciò corrisponderà all’innesco di un minimo barico al livello del mare tra il Golfo Ligure e l’Alto Tirreno in evoluzione verso est-nord-est. Nelle prime ore sono probabili temporali a carattere sparso ma con piogge localmente anche molto abbondanti su Alpi e Prealpi, nonché sulle pianure limitrofe in particolare tra alta Lombardia, alto Veneto e Trentino, laddove la componente orografica sopravvento ai flussi meridionali o sud-occidentali di medio e basso livello sarà prevalente.
Tra le ore centrali della giornata e il primo pomeriggio, sarà probabile l’innesco di vaste strutture temporalesche tra Corsica, Tirreno settentrionale e Toscana in evoluzione verso nord-est fino ad interessare anche l’Emilia-Romagna e il Triveneto, con locali grandinate, ma soprattutto forti raffiche di vento, oltre intense piogge concentrate. Nella prima fase risulta piuttosto elevato il rischio di fenomeni vorticosi, specie in prossimità delle coste liguri ma soprattutto tirreniche. Una volta entrato in Pianura Padana il suddetto sistema potrebbe trovare condizioni idonee per un processo di nuova intensificazione, in particolare nel settore più avanzato con lo sviluppo di nuove celle e rischio di grandine anche di medie dimensioni e violenti colpi di vento. Sul resto del territorio, l’attività temporalesca sarà possibile in forma sparsa e irregolare e di intensità complessivamente minore.
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Pierluigi Randi
