Prevedere le tempeste solari ispirandosi alla meteorologia

La turbolenta attività del Sole si manifesta nella sua espressione più impressionante con l’emissione di plasma che avviene nel corso di colossali esplosioni che avvengono nella fotosfera della nostra Stella. Queste esplosioni riescono a generare nello spazio flussi di particelle (il cosiddetto vento solare) che poi possono raggiungere il top della nostra atmosfera e generare un fenomeno noto come “tempesta solare“.

Queste tempeste, oltre a generare le magnifiche aurore polari, possono altresì creare danni seri ad apparati elettronici come i satelliti e anche ad altre infrastrutture dunque sarebbe opportuno trovare un metodo per poterle prevedere, anche con molti giorni di anticipo.

Grazie all’analogia scoperta da alcuni scienziati tra le onde atmosferiche di Rossby, che regolano il tempo sulla Terra, e quelle che scambiano materiale plasmatico nella fotosfera solare, è stato messa a punto una bozza numerica del tutto simile ai nostri modelli fisico-matematici che consentirebbe di giungere alLo scopo.

Le onde di Rossby nel plasma solare derivano dalla rotazione della Stella e hanno origine all’interno di uno strato di transizione noto come “tachocline”. A differenza delle onde Rossby terrestri, le onde di Rossby solari sono fortemente influenzate da potenti campi magnetici. Recenti osservazioni e modelli teorici suggeriscono che queste onde di Rossby, modificate magneticamente, interagiscono con le diverse velocità di rotazione del plasma solare e innescano le tempeste solari.

Applicando un sistema ci calcolo del tutto simile a quello che simula l’andamento della nostra atmosfera, sarà quindi presto possibile prevedere con congruo anticipo, settimane o addirittura mesi, la possibilità di assistere a tempeste solari con evidenti benefici nella gestione e nella tutela delle apparecchiature elettroniche che gestiscono ormai tutta la nostra vita.

Riferimento dello studio: Sara Stanley AGU

Report Luca Angelini

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