Le nubi ai due estremi dell’Italia. Da una parte il sud, con la Puglia, la Basilicata e la Calabria che ancora risentono della circolazione depressionaria giunta i giorni scorsi e che ora tende a indebolirsi, dall’altra Alpi e regioni di nord-ovest, già sotto il tiro di una nuova perturbazione. Ed è proprio qui che occorre focalizzare l’attenzione, come primo passo di quanto abbiamo anticipato ieri in questo articolo.
Osservando la prima figura in alto, che rappresenta la distribuzione della pressione al livello del mare e la posizione dei fronti alle ore 24 di oggi martedì 19 maggio, si nota la perturbazione che sfila sul nostro settentrione dove pertanto, entro il pomeriggio, è previsto un generale peggioramento a partire da Alpi e nord-ovest con rovesci e locali manifestazioni temporalesche. I settori dove le precipitazioni risulteranno più probabili saranno i seguenti: Valle d’Aosta, Piemonte, Appennino Ligure di Ponente, Lombardia (eccetto settori in prossimità del fiume Po), Trentino, Alto Adige, alto Veneto, settori alpini e prealpini friulani.
L’interferenza con l’arco alpino produrrà una ondulazione frontale che finirà per acuire la fase di maltempo nella notte su mercoledì, quando saranno probabili temporali anche di una certa intensità in particolare sul nord della Lombardia.
La perturbazione tenterà anche di raggiungere la Sardegna ma qui, a parte qualche locale acquazzone possibile nella notte su mercoledì, si risolverà tutto con un rinforzo del vento di Maestrale. A seguire la perturbazione proseguirà la sua corsa anche verso le altre regioni d’Italia ma di questo tratteremo nei prossimi approfondimenti.
Luca Angelini
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