La natura è quella macchina meravigliosa che sa ottenere il massimo risultato producendo il minimo sforzo, una sapienza innata dalla quale uomo dovrebbe trarre i dovuti insegnamenti. Osservate le due figure: sono mappe sinottiche, quelle per intenderci, utilizzate dai Meteorologi come base per elaborare le previsioni del tempo, mappe risultanti dalla media di 6 modelli in questo caso, quindi probabilisticamente piuttosto affidabili.
Ebbene, usciamo per qualche istante dal rigore scientifico e immaginiamo di concentrarci su quel gioco di abilità che ci invita a trovare le differenze tra due figure apparentemente uguali. Detto, fatto. Le due mappe, per quanto simili possano sembrare, si riferiscono a giorni e situazioni diverse.
Ciò sta a dimostrare quanto detto in apertura, con la natura che tende a mantenere per diverso tempo l’equilibrio meno dispendioso in termini di energia. E, guarda caso, questo equilibrio ruota attorno ad una situazione che per i Paesi mediterranei porta maltempo.
Questo ci dobbiamo dunque aspettare per i primi giorni della prossima settimana, così come vi avevamo già anticipato in questo precedente approfondimento. Dopo un weekend di transizione, con una temporanea attenuazione dei parossismi, soprattutto nella giornata di domenica, ecco che tutto torna come prima. Tornano pioggia e vento, torna, anzi permane un alito mite con temperature ancora superiori alla media. Insomma non ne usciamo.
Proprio per quanto detto, tali situazioni sono dure a morire. Solo mutamenti a scala emisferica potranno sovvertire questa fase propensa a generare maltempo. Al momento il materiale d’analisi disponibile in rete, pur in tutta la sua incertezza, non evidenzia alcuno di questi elementi, nessuna rottura dell’equilibrio, nessun passo in avanti. La stagione farà ora il suo corso sino in fondo, si spera sempre senza causare grossi danni.
Luca Angelini
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