Prossimi giorni: cieli gialli, arriva il polverone dal deserto

Non appena di mette in moto l’Africa le conseguenze sono pressochè inevitabili. La vicinanza geografica gioca un ruolo determinante nell’accompagnare il respiro del Sahara verso il Mediterraneo e l’Italia, quella centro-meridionale in questo caso. Il vento di Scirocco, dopo aver scatenato le classiche tempeste di sabbia sull’entroterra algerino e tunisino, porterà con sè le particelle più piccole conducendole in volo lungo la traversata che le farà approdare sui nostri cieli nei prossimi giorni.

La sequenza evidenziata nella figura in basso rende bene l’idea del carico di polveri in sospensione che “ingialliranno” i nostri cieli, accompagnandosi localmente anche alla cosiddetta “deposizione umida”, ossia alla caduta verso il suolo in seno ad eventuali precipitazioni (deboli in realtà sulle zone interessate).

Ricordo che nel momento e nel luogo in cui il vento a noi destinato si origina, l’aria è molto secca e solleva ingenti quantitativi di sabbia dalla superficie del grande deserto con venti di tempesta che la mulinano verso l’alto, sfoltendo poi i granelli di sabbia (i più pesanti che ricadono presto al suolo) dalle polveri che, più leggere, rimangono in sospensione e iniziano a sorvolare il mare in direzione dell’Italia.

Solo i granelli di polvere di diametro inferiore a 0,01 millimetri riescono infatti a vincere la forza di gravità e a galleggiare nell’aria per giungere poi indenni fin sulle nostre auto…

Luca Angelini

Prossimi giorni: cieli gialli, arriva il polverone dal deserto