A quando nuove irruzioni di aria polare?

freddoUn primo passo è stato fatto, quello di vedere la prima autentica irruzione di aria fredda della stagione. Certo, i risultati, anche in considerazione del periodo stagionale ormai avanzato, si sono rivelati piuttosto modesti e, come era nelle previsioni, non hanno fatto altro che spingere a fatica la colonnina di mercurio entro la norma del periodo.

Ma questo canale di aria fredda, aperto dalla Groenlandia verso l’Europa, rimarrà aperto? La risposta è affermativa, anche se l’Italia, con tutta probabilità, ne verrà esclusa.

Lo suggeriscono le elaborazioni d’ensemble, lo strumento che utilizziamo come di consueto per tracciare le prime linee di tendenza a lungo termine. In realtà la Groenlandia partorirà altri due noccioli di aria fredda, il primo dei quali meno consistente di quello giunto in questi giorni fino a noi. Ma quello che a noi interessa, è sapere se qualche refolo potrebbe far nuovamente breccia attraverso l’Italia.

E in questo caso la risposta diventa negativa. Dopo il primo nucleo freddo, che ormai sta abbandonando i nostri mari per inoltrarsi sul nord Africa, un secondo è partito da lassù sul nord dell’Atlantico, ma finirà per scaricarsi sulla penisola Scandinava, raggiungendo solo in parte la Mitteleuropa tra il 12 e il 13 dicembre, e comunque rimanendo rigorosamente al di là dell’arco alpino.

Terza occasione si profila intorno al 17-19 dicembre, anche se al momento, con notevole rumore nel segnale proposto dalla modellistica numerica. In altre parole per allora la predicibilità risulta al momento molto bassa, troppo per annunciare alcunchè. Noi comunque abbiamo scelto di darvene notizia, per avere una continuità logica negli approfondimenti che andremo a impostare nel corso dei giorni che precedono il Natale.

 

Luca Angelini

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