Di pioggia proprio non se ne parla, ma qualche grado in meno e un buon vento tonificante è certamente alla nostra portata. In queste poche parole è riassunta la tendenza che emerge man mano dalle elaborazioni numeriche fornite dal Centri di Calcolo e relativa al tempo tra il 15 e il 17 luglio. Una tendenza che conferma quanto avevamo già posto sul piatto in questo precedente editoriale, con solo qualche piccola variante.
La carta posta in alto (click per aprirla) ci mette in evidenza lo spread probabilistico riguardo la posizione delle figure atmosferiche in quota. Ricordo infatti che l’evoluzione del tempo segue l’andamento delle correnti delle quote superiori: si nota una saccatura che dispone il suo asse al traverso della regione Balcanica. Entro questa saccatura confluisce l’aria fresca in uscita dalla circolazione circumpolare.
Subito ad ovest ecco invece la figura opposta, legata alla banda anticiclonica subtropicale, che si propone con un promontorio il cui asse è previsto disporsi tra l’Africa nord-occidentale e la Mitteleuropa. Qui è contenuta l’aria calda, che ormai ben conosciamo, e che seguita a risalire dalle zone subtropicali.
Ebbene, l’Italia a partire dal weekend verrà a trovarsi a cavallo tra le due circolazioni. In particolare le regioni settentrionali risentiranno maggiormente della circolazione calda, mentre centro e meridione di quella fresca. Il tutto inserito in un contesto dinamico, caratterizzato da una ventilazione vivace disposta dai quadrati nord-occidentali. Per questi motivi ci dobbiamo attendere un miglioramento della qualità dell’aria, inteso come abbattimento del tasso di umidità, cessazione delle condizioni di afa e, naturalmente, anche da un calo delle temperature, calo che potrà risultare anche vistoso lungo i versanti orientali e al centro-sud.
All’inizio della prossima settimana le temperature potranno infatti anche portarsi temporaneamente qualche grado al di sotto dei valori medi (in libera atmosfera), pur se la potente insolazione potrebbe in parte limitare nei bassi strati l’apporto fresco nelle ore centrali del giorno, concedendo solo un comunque salutare rientro in media.
Ma veniamo alle cosiddette “dolenti note”. La collocazione decentrata dell’asse di saccatura (troppo ad est) convoglierà sull’Italia correnti nord-occidentali a curvatura anticiclonica. Questo sfavorirà lo sviluppo di nuvolosità rendendo bassa la probabilità di eventuali precipitazioni a conferma di un tempo secco e siccitoso che al momento è il problema più serio che ci troviamo ad affrontare.
Luca Angelini