
L’Italia è interessata da un vortice ciclonico alquanto profondo che tende a spostare il suo minimo dal Tirreno Meridionale all’Adriatico Meridionale. Al suo seguito un sistema frontale si pone a spirale a cavallo della Penisola portando tempo freddo, ventoso e spiccatamente instabile.
SABATO 21 GENNAIO schiarite su nord-ovest, versanti ionici, sud della Puglia, Sicilia orientale ed est della Sardegna. Nubi estese sul resto dell’Italia con rovesci su Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, basso Lazio, Campania, Basilicata, nord della Puglia, Calabria tirrenica e versanti occidentali della Sicilia e della Sardegna. I fenomeni potranno assumere carattere nevoso, anche temporaneamente, fino a livelli pianeggianti sull’entroterra marchigiano e sull’Umbria orientale, in collina sul resto del centro-sud peninsulare, intorno a 600-700 metri nelle zone interne della Sicilia e della Sardegna. Non si esclude la possibilità di isolati temporali grandinigeni con apporto di neve tonda fin sulle coste (ma si tratterà di fenomeni del tutto sporadici ed isolati). I venti saranno quasi ovunque forti a rotazione ciclonica e i mari in pessime condizioni, un po’ più tranquilli sotto costa il Ligure e il Tirreno settentrionale. Temperature stazionarie o in ulteriore diminuzione, comunque su valori sotto media su tutta l’Italia.
DOMENICA 22 GENNAIO il ventaglio nuvoloso tende nuovamente ad estendersi anche al nord, con risalita dei fenomeni di instabilità soprattutto sulla Romagna, e qualche fiocco non escluso fino a quote pianeggianti, occasionalmente, anche di litorale. Più asciutto al nord-ovest. Centro, sud e Sardegna con quota neve compresa tra 300 e 600 metri, anche se si tratterà di fenomeni brevi e intermittenti. I venti tendono a indebolirsi, i mari saranno comunque molto mossi o agitati e le temperature non subiranno variazioni di rilievo.
Luca Angelini
